Il Mission Day è attivo dalle 00:00 del 6 dicembre alle 23:59. Tra Gorizia e Nova Gorica ci sono in totale 18 missioni, ma per ottenere il punto sulla medaglia è sufficiente completarne 6, nell’ordine che più si preferisce.
Il First Saturday si svolge nel pomeriggio di sabato, indicativamente verso le 15:00, e avrà una durata di due ore. Il punto di ritrovo è in Piazza Transalpina / Trg Evrope.
La storia di Gorizia si caratterizza per essere stata da sempre un luogo d’incontro tra la cultura latina, slava e germanica. Nel corso dei secoli, prima come feudo e contea, poi come parte dell’Impero Asburgico, Gorizia ricoprì un ruolo molto importante per tutto il territorio.
Le due guerre mondiali segnarono profondamente la città: la prima con le grandi distruzioni derivanti dalle battaglie per l’annessione all’Italia, la seconda con il confine che separò dolorosamente la vecchia Gorizia da parte del suo territorio, dove venne edificata dalla Jugoslavia la Nova Gorica, simbolo di moderna città socialista.
Con la caduta dei confini, le due città si sono riavvicinate e, con la Capitale Europea della Cultura, si è arrivati a una città senza confini.
Nova Gorica nacque dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947, il Trattato di Parigi divise la storica Gorizia, lasciando il centro all’Italia e la periferia alla Jugoslavia. Per ovviare alla mancanza di un centro amministrativo ed economico, la Jugoslavia decise di costruire una nuova città da zero.
A partire dal 1948, Nova Gorica fu edificata secondo i principi del modernismo socialista, con l’intento di essere un simbolo della nuova Jugoslavia e un centro vitale per la regione.
Per quasi sessant’anni, Nova Gorica visse separata dalla sua “sorella” Gorizia da un confine tangibile, un “muro” che tagliava il territorio e divideva le persone.
La caduta delle barriere con l’adesione della Slovenia all’Unione Europea nel 2004 ha permesso alle due città di riavvicinarsi. Oggi, Gorizia e Nova Gorica collaborano strettamente, superando le divisioni del passato.